Radici e tradizioni di Monte San Giacomo nel calendario 2016

Seconda edizione del Calendario di Monte San Giacomo, nato da un’idea del direttore della Biblioteca Comunale “Gherardo Marone” Angelo Sica, e realizzato in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche “Radici” di Montesano sulla Marcellana e con il Patrocinio del Comune di Monte San Giacomo.

Quest’anno il calendario presenta nel testo alcune poesie tratte da “La mia montagna brulla” di Maria Totaro Pepe e si avvale della traduzione di testimonianze a cura del prof. Sabato Racioppi. L’argomento scelto è quello de “I luoghi della memoria”. Come il calendario racconta nelle sue dodici pagine, in ogni paese, e quindi anche a Monte San Giacomo, vi sono alcuni luoghi che per un avvenimento, una tradizione o un ricordo connessi ad una o più persone, sono legati alla memoria di chi in quei posti è nato e vissuto.

E tutto ciò benché, nel tempo, questi luoghi abbiano o meno subito delle modifiche dal punto di vista architettonico e strutturale. “I luoghi della memoria”, naturalmente, nel tempo assumono un alone di leggenda, e nella trasmissione orale, da padri a figli, rappresentano le radici del nostro popolo, un punto fermo da cui partire per cercare, specie per i giovani, un approdo socio-culturale sicuro. L’uso, poi, del vernacolo, riportato in alcuni brani, arricchisce la trattazione e dà al testo una coloritura e una sfumatura che l’italiano non potrebbe dare.

Fra gli argomenti trattati, La fontana, La rupe ri’ munaccièdd, La via crucis, La fontana Silvana, U palummièddi, Le edicole, La grotta della Difesa, Palazzo Marone. Sono affidati così alla memoria luoghi, rumori, visi, gesti e parole di chi abitava nel vicinato: come “Zi Uggenia a cardalana” che lavorava  al suo scardasso da mattina sera e commentava coi passanti tutti i fatti del paese.

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