“Di Food in Tour” ad Acerno, storie di miniere e antiche tipicità

Domenica 5 Maggio 2019, alle ore 10:00, appuntamento ad Acerno per la nona ed ultima tappa del progetto “Di Food in Tour”, che in 18 mesi circa ha approfondito la conoscenza del territorio dei Picentini dal punto di vista dei beni culturali ed enogastronomici. Acerno, Comune posizionato nella Valle del fiume Tusciano, risulta abitato sin dal neolitico dai Sabelli. Ricco di sentieri, acque e percorsi naturalistici, è una vera e propria oasi di pace per i turisti.

Anche questa volta il Gruppo CTG Picentia, in sinergia con lo Studio PAMart, ha ideato l’itinerario che gode del patrocinio comunale. Presso l’ex Convento di Sant’Antonio, oggi Ostello della Gioventù, vi sarà il benvenuto del Sindaco Cuozzo e del Vicesindaco Malzone. In questo luogo saranno offerti i dolci tipici realizzati dalla storica Pasticceria Lucia con caffè di benvenuto. Il complesso conventuale di Sant’Antonio fu costruito nel 1584 ed è situato al centro del paese. Fu danneggiato dal terremoto del 1980 ed è stato oggetto di ristrutturazione completa, rispettando la struttura originaria. Interessante è la Chiesa annessa ad una sola navata, ma ampia e maestosa. Possiede un artistico quadro di San Francesco di Assisi, che si ritiene sia opera pregevolissima di Luca Giordano.

Dopo la visita a cura dei volontari del Servizio Civile, si proseguirà alla volta delle antiche cartiere di rara bellezza storico-culturale, che assieme alle miniere di lignite, alle ferriere e al sito in cui è stato ritrovato il calco della zanna di Elephas Antiquus costituiscono un Parco di notevole interesse. La Masseria Cugno, agriturismo d’immensa bellezza immerso nei boschi, sarà la location ideale per il ristoro dei visitatori. Il menù a base di pasta fatta in casa, funghi, castagne e vini robusti, allieterà i commensali che potranno degustare le numerose pietanze a contatto con la natura.

Nel pomeriggio i caseifici locali mostreranno i migliori prodotti lattiero-caseari tipici di Acerno e si potrà assistere alla loro lavorazione e confezionamento. Infine sarà d’obbligo una sosta alla Concattedrale di San Donato, protettore del piccolo comune montano. L’edificio è stato realizzato a partire dal 1575 sulle rovine di un precedente edificio elevato a cattedrale da Papa Leone I. A seguito di numerosi eventi sismici e di un incendio, la struttura ha subito numerose modifiche. Con un progetto di ristrutturazione del 1989, la Chiesa è stata recuperata completamente e riaperta nuovamente al culto.

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