Si lavora per un Distretto dell’Olio Evo Campano

Presentata da Coldiretti e Aprol Campania la proposta per la nascita di un Distretto dell’Olio Extravergine Campano. L’occasione è stata la riunione presso l’Assessorato Regionale all’Agricoltura del comitato promotore per l’IGP dell’olio Campano. Cogliendo il processo positivo in corso, la federazione regionale della Coldiretti e la principale organizzazione di produttori olivicoli hanno avanzato due ipotesi operative per mettere a sistema il progetto di rilancio del comparto.

La prima è di dare vita ad un Tavolo Olivicolo Regionale, uno spazio di confronto permanente con Regione e associazioni di categoria; la seconda proposta – condivisa da Gennarino Masiello e Salvatore Loffreda, presidente e direttore di Coldiretti Campania – è di dare vita al Distretto dell’Olio Evo Campano. Una scelta strategica che può dare una risposta concreta all’enorme potenziale di crescita del comparto olivicolo nella nostra regione.

La Campania possiede oltre 74mila ettari coltivati ad oliveto, di cui il 5% circa con metodi di produzione biologica. Le principali varietà olivicole campane sono: l’Ogliarola, la Marinese e la Ravece in provincia di Avellino; l’Ortice, l’Ortolana e la Racioppella in provincia di Benevento; l’Asprinia, la Tonda, la Caiazzana e la Sessana in provincia di Caserta; l’Olivo da olio (detta anche Cecinella o Minucciolo) in penisola Sorrentina; la Rotondella, la Carpellese, la Nostrale, la Salella, la Biancolilla e la Pisciottana in provincia di Salerno. A queste autoctone vanno aggiunte varietà come il Leccino e il Frantoio, che pur non essendo autoctone sono presenti da lungo tempo in varie zone della regione.

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