“Scorzamauriello” risposta ebolitana ad Halloween

Anche per il 2018, nel centro storico di Eboli, Halloween lascia il posto alla “Notte dello Scorzamauriello”. Per l’undicesimo anno consecutivo, il 31 Ottobre, torna l’evento ispirato alla leggenda del folletto magico e dispettoso della tradizione popolare ebolitana, “parente stretto” del Munaciello partenopeo e del Monachicchio lucano. Ad organizzarlo, l’Associazione “Le Tavole del Borgo”, costituita dagli “storici” ristoratori del borgo antico, i cui locali diventano palcoscenico dell’arte e del gusto, ospitando cene-spettacolo con intermezzi musico-teatrali itineranti.

La tradizione, che risale al 1400, vuole che un bambino nato molto piccolo e con difficoltà nella crescita fu vestito da monaco per un voto fatto dalla madre affinché crescesse normalmente. Il piccolo, nonostante il voto, non voleva saperne di crescere e la gente iniziò ad additarlo con l’appellativo di “Scorzamauriello”, mentre nella tradizione napoletana divenne “Munaciello”. Secondo un’altra versione, il bambino fu dato in cura ad un convento subito dopo la nascita a causa della morte della madre.

Qualunque sia la vera versione dei fatti, iniziò presto a diffondersi tra la gente la credenza che lo Scorzamauriello fosse magico e dispettoso. Si raccontava che, in base al colore del cappuccio che indossasse, potesse elargire favori o al contrario dispetti: se rosso, poteva donare soldi; se nero, era preferibile fare attenzione agli oggetti in casa che potevano improvvisamente scomparire.

Un viaggio alla riscoperta delle tradizioni locali, passando soprattutto attraverso i sapori dei piatti ispirati alle ricette popolari del centro storico di Eboli.

https://www.facebook.com/lanottedelloscorzamauriello

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