Olio EVO, parte campagna Unaprol su tappo “antirabbocco”

Al via la campagna “Chi rabbocca t’imbroglia”, promossa da Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano con l’obiettivo di informare i consumatori sul rispetto dell’obbligo di utilizzare il tappo anti-rabbocco nei ristoranti, bar, pizzerie, tavole calde e self service. Lo rende noto Coldiretti Campania, ricordando che nella legge “Salva Olio” è previsto il divieto categorico di utilizzare bottiglie “aperte” che consentano appunto di “rabboccare” il prodotto con evidenti conseguenze di carattere sanitario e commerciale. La sanzione prevista arriva fino ad 8mila euro per l’esercente.

“La bottiglia sporca di olio è la prova evidente – sostiene Unaprol – che la stessa è stata rabboccata e non si sa con quale olio che, spesso dai controlli effettuati, è risultato di categoria inferiore e neanche conservato nel migliore dei modi. Siamo il Paese primo al mondo per l’alta qualità delle sue produzioni, per la tracciabilità del prodotto, per numero di cultivar a disposizione e per altrettanti profili organolettici che sono la vera ricchezza del nostro made in Italy olivicolo. La nostra biodiversità è il fiore all’occhiello di un’olivicoltura, diversa dalle altre in circolazione, che trova il punto di equilibrio più alto nell’eccellenza delle sue produzioni”.

“Pretendere il tappo antirabbocco negli esercizi pubblici – spiega Coldiretti Campania – è un diritto per i consumatori e un dovere per gli esercenti pubblici che sono obbligati a rispettare questa norma sempre. Somministrare olio senza tappo antirabbocco non consente di valorizzare la produzione del territorio, con evidente danno ai produttori. La qualità va difesa e pretesa nell’interesse di tutti. La Campania è la quarta regione olivicola italiana, dopo la Puglia, la Calabria e la Sicilia, per quantità di olio prodotto e la sesta per superficie olivetata con 72.230 ettari”.

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