Spaghetti alle vongole “fujute”, non è vero ma ci credo

Gli spaghetti alle vongole “fujute” (scappate dal piatto, nel senso che non ci sono) rappresentano bene la fantasia napoletana in cucina, a metà fra storia e leggenda. Si dice che fu Eduardo De Filippo, reduce dalle fatiche teatrali, ad inventare la ricetta, arrangiandosi con i pochi ingredienti trovati in cucina: spaghetti, pomodorini e tanto prezzemolo.

L’immenso attore riuscì a combinare così bene gli “elementi” che il forte contributo aromatico del prezzemolo sopperì all’inconfondibile sapore delle vongole, tanto che Eduardo riferì di aver percepito in quel piatto l’odore del mare.

Per ottenere un buon risultato, bisogna soffriggere aglio e olio, aggiungendo i pomodorini. Dopo una decina di minuti, vanno uniti gli spaghetti (non scolati del tutto) per insaporirli al meglio, infine una pioggia di prezzemolo evitando che si cuocia ed “appassisca”.

[foto di copertina tratta da vesuviolive.it]

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